Casinoeslot - I Migliori Casino Online - Bonus Casino 2021

miglior casino europa

miglior casino europa - win

La rubrica serale * 29/12/20

Blob è una rubrica di italy: ogni sera postiamo un mix di thread diversi.
Ci troverai: thread rimossi nella giornata che magari sono interessanti, i principali contenuti da altri sub in lingua italiana, i thread del passato.
Vuoi saperne di più? Consulta la spiegazione.

Questo appuntamento ti piace? Vorresti che fosse mantenuto?

Scrivici! stiamo raccogliendo pareri.

I top thread di alcuni degli altri sub italiani

Da lazio

Da AnimeItaly

Da cucina

Da italianmusic

Da libri

Da seriea

Da italyinformatica

I top thread di alcuni degli altri sub locali

Da milano

Da Sardinia

Da Trieste

I thread recuperati di oggi

Foto "lancia e dimentica"

Link per cui è richiesta un'introduzione del contenuto

Meme e altre cose divertenti, più adatte per il Caffè Italia

Temi per i quali c'era già un altro thread simile aperto o un megathread

Thread con un titolo da cambiare

L'anno scorso, parlavamo di:

I più apprezzati erano:
submitted by RedditItalyBot to italy [link] [comments]

Di come un tassista bulgaro mi salvò la pellaccia [Parte 1 di 3]

[L’itinerario che seguirò in questo breve racconto non sarà precisamente quello che feci all’epoca, cercherò di essere stringato e di seguire solamente le tappe principali di quel viaggio che mi cambiò la vita, per amor di sintesi salterò diversi paesini e particolari. Le tappe saranno: Trieste - Zagabria - Sarajevo - Belgrado - Sighetu Marmației - Sofia - Istanbul - Kulata - Salonicco - Atene - Patrasso - Ancona]
Avevo compiuto da poco 20 anni quando decisi che quell’estate avrei visitato tutti quei paesi che negli scorsi anni non avevo avuto modo di visitare. I soldi c’erano, non moltissimi, ma a sufficienza per tanti spostamenti, avevo calcolato parecchie notti in tenda e in treno, avevo due o tre contatti in Romania e a Belgrado, e l’unica cosa di cui ero certo è che sarei partito da Trieste a Giugno, per il resto sapevo solo che volevo scoprire quanto più possibile dell’est Europa. L’idea del budget me la feci studiando le tratte e i cambi di moneta, feci la somma di tutte le tratte in treno che avrei dovuto fare, comparai con bus e mi informai su internet in merito agli autostop, mi calcolai non più di 15€ al giorno per mangiare, e consideravo che in posti come il Maramureș ne bastano anche 4€. Sebbene i tanti calcoli che comprendevano anche un possibile traghetto finale rimasi comunque a corto di soldi negli ultimi giorni, rischiando pure di rimanere bloccato al confine tra Bulgaria e Grecia.
Comincio col dire che non sono di Trieste, per essere esatti all’epoca vivevo a poco più di 400 km dalla città, ma c’era più di un motivo per partire da lì: conoscevo un posto dove poter dormire senza pagare, per caso c’era in centro un mio carissimo amico ad aspettarmi, e poi Trieste è bellissima. Un po’ di autobus un po’ di autostop e arrivai in città cercando subito il posto dove mi sarei sistemato per la notte, era una scuola gestita dai Gesuiti dove partivano molte missioni umanitarie. Non ricordo benissimo l’ubicazione ma se dovessi tornare a Trieste credo ritroverei quel posto, era relativamente vicino al giardino Muzio de Tommasini, salendo per via Fabio Severo, poco prima dell’Università. Giuseppe era piuttosto esperto di viaggi verso l’est, all’epoca era nella Lega Missionaria Studenti, un gruppo di fanatici attivisti religiosi che non mi andavano per nulla a genio, ma Giuseppe era diverso, lui non era con quelle persone perché smosso da chissà quale impeto moral-religioso, macché, lui era lì tutte le estati per un semplice motivo: la fica. Certo, era bello aiutare gli anziani e gli orfanelli, ma anche sbatterglielo in culo alle giovani purissime missionarie era per lui motivo d’orgoglio. Quella notte fu impossibile dormire a causa del pavimento della scuola, butterato e con diversi strati di polvere, avrei dovuto comprare un materassino più solido per il sacco a pelo, ma all’epoca avevo paura a caricarmi troppe cose, avevo l’idea che se avessi cominciato con i materassi di lusso e i cuscini a prova di fulmine mi sarei presto ritrovato a scarrozzarmi comodini, sveglie meccaniche, forni a microonde e impianti hi-fi. Ero un coglione. Così forzai Giuseppe a passare la notte per le strade di Trieste, dove inscenammo un finto litigio al giardino lì vicino.
[N.d.A: questo è un nostro cavallo di battaglia, lo chiamiamo semplicemente “Alice”. “Alice” in pratica è un esercizio d’improvvisazione teatrale di nostra invenzione, quando uno dei due chiede all’altro: «Ma come sta Alice?» è il segno che si vuole cominciare, è regola che non ci si possa sottrarre alla sfida indipendentemente dal contesto. L’idea è che chi ha chiesto per primo come sta Alice sia anche interessato romanticamente alla suddetta, mentre chi risponde deve costantemente sviare oppure parlare di altre Alice confondendo il più possibile l’interessato. Più volte, dopo un’escalation di equivoci e battibecchi, abbiamo finito urlandoci l’uno contro l’altro per poi, dopo pochi passi di sfida, abbracciarci solennemente, tra gli applausi oppure lo sconcerto generale. L’ultima volta che è successo è stato tre anni fa, lo presi parecchio di contropiede, anche perché ero testimone al suo Matrimonio.]
Senza aver quindi dormito partii per la Croazia, dove restai qualche giorno nei dintorni di Zagabria. Una cosa che notai subito fu la furia assassina con la quale gli autisti dei bus croati viaggiavano, temevo per la mia vita ad ogni sorpasso, l’autista per le curve seguiva la traiettoria di una Formula 1 all’ultimo giro utile di qualificazione. Il paesaggio sloveno che superai lo conoscevo già, avendo tempo addietro sostato a Maribor, una bellissima città fiorita sul Drava. L’ostello che trovai vicino alla stazione centrale costava poco e nei dintorni c’erano molte zone dove ci si poteva accampare, d’estate per fortuna viaggia molta gente per cui non si era mai davvero soli. In città mi feci fare un cappello da un artigiano, il mio pessimo slavo e il suo terribile italiano non furono particolarmente d’impaccio. Ebbi in quei soleggiati giorni l’occasione di visitare il Museo d’arte Moderna, rimanendo impressionato non tanto dal Liberty croato (di grande pregio e dalle magnifiche intuizioni cromatiche, un continuo scontro tra paesaggi algidi e freddi e intarsiature dorate) quanto dall’incredibile catalogo di artisti avanguardisti. Poter vedere le opere di Anto Jerković dal vivo mi ha fatto molto riflettere sulla qualità dell’Informale europeo, sulla diversità degli stili e l’influenza immensa di van Gogh e Yves Klein sull’arte pittorica contemporanea [anche se, a onor del vero, il più originale interprete di Klein per me resta il californiano Don Van Vliet]. Una sera che ero per la Ulica Ivana Tkalčića, mi misi ad ascoltare una band garage in uno dei tanti locali della via, feci velocemente amicizia con una coppia e parlammo tutta la notte de Le ballate di Petrica Kerempuh mentre io ero reduce dall’apocalisse grammaticale di Viaggio al termine della notte. Céline mi accompagnava in quei giorni, quando non disegnavo sul mio taccuino lo leggevo avidamente, prendendo appunti come faccio sempre a bordo pagina, sconfinando nei paesaggi di una Francia oscena e decadente mentre attorno a me i giovani sembravano aver dimenticato il suono delle bombe di un decennio fa.
Partì per Sarajevo che era giorno, prendere i treni-notte mi sembrò una grande idea per diversi motivi: il primo era che costavano poco e mentre ti spostavi potevi dormire, il secondo era che essendo estate erano tanti i giovani che facevano Interrail o robe così, il solito discorso, meglio stare sempre in compagnia. Peccato che a discapito della mia geniale intuizione quasi tutti i viaggi su rotaia si rivelarono dei pandemoni hippie, dove la gente beveva e fumava tutta la notte gozzovigliando al suono della peggior musica balcanica. Per carità, sempre meglio dei Modena City Ramblers, ma comunque uno stupro per le mie orecchie all’epoca dedicate al dolce suono dei Minutemen e di Iannis Xenakis. In quel viaggio per Sarajevo mi ritrovai in cabina con un gruppo di francesi veramente molesti. A parte il continuo far casino, che potevo benissimo capire, era lo “stile” a destarmi irritazione. Giocavano a orribili giochi di società per smartphone, di quelli dove devi riconoscere il marchio famoso e scriverne il nome o boiate simili. Nessuno di loro, fra l’altro, aveva la benché minima idea di chi fosse Luis-Ferdinand Céline. Beh, ero uno snob di merda, portate pazienza, avevo anche appena 20 anni, oggi probabilmente romperei meno i coglioni e giocherei con loro. La notte tentai di dormire ma non servì a molto, perché appena mi addormentai ci fermarono alla dogana. Fu un viaggio tosto, passai molto tempo nel corridoio mentre la notte ingoiava ogni residuo stellare, ballavo, pisciavo nel lavandino (il cesso era intasato di lattine di birra), pensavo a com’era bello il mio cappello artigianale e a quanto fossero grandi i corvi croati.
Una delle prime cose che imparai della Bosnia ed Erzegovina è che “barbiere” si scrive “Freezer” e questo mi faceva ridere da matti. Arrivati alla stazione di Sarajevo ero a pezzi e pieno di rancore per i francesi scassa-balle, erano le 4 e mezza del mattino e non c’era anima viva, se non un tipo piuttosto giovane e pelato che mi venne subito incontro chiedendomi in un buon inglese se avevo già dove dormire in città. Allora ragazzi: non fidatevi mai di gente che aspetta i turisti alle stazioni, se vi va di culo finite come tra poco vi racconterò, se vi va male… vi va male. Comunque io ero cotto e avevo bisogno di un giaciglio vero, per cui accettai la sua offerta di portarmi al suo “ostello”. Mentre eravamo in auto il tipo ricevette una telefonata, capii che mi riguardava ma non riuscivo a decifrarne il contenuto. Ad un certo punto il tipo mi guardò e mi disse che c’era un problema: gli sono rimaste due camere ma siamo troppi maschi e ci sono due ragazze, la sua collega ha infatti intercettato dal mio stesso treno un gruppo di cinque francesi. Considerando di aver ballato e bevuto per tutta la lunghezza del treno sapevo benissimo che l’unica comitiva di testosteroni francesi non poteva che essere la mia. Insomma, dice il tipo, qualcuno deve dormire con le ragazze olandesi che sono già in ostello, mentre gli altri andranno in camera con due anziani. Indovinate quindi con chi feci andare i francesi. L’ostello non era tale, o meglio, era un luogo con quattro pareti e un soffitto, ma era osceno. Era tutto in cemento vivo, non sembrava nemmeno finita la struttura con tutte le armature in ferro ben visibili e arrugginite. Il pavimento della camera che dividevo con le olandesi era spaccato e in salita. La mia prima mattina in quel posto resta una delle mie sveglie più assurde ed improbabili. Seduti su una sorta di terrazza che sembrava stare in piedi con lo sputo ci siamo io e le olandesi a mangiare una buona colazione portata dal proprietario, ma quando si presentano i francesi non riesco più a mangiare. Arrivano, tutti pallidi e visibilmente stanchi, assieme ai loro due compagni di camera: due stravecchi raggrinziti vestiti (non sto scherzando) da gendarmi nazisti, con tanto di fascia al braccio. Decisi in quel momento che non mi andava di passare troppo tempo in ostello.
Sarajevo è una città straziante, sotto il suo strato di cemento e polvere si celano le nevrosi e le tragedie di troppe guerre e conflitti. Visitai poco la parte turistica della città e dedicai parecchio tempo alle periferie e ai borghi a causa del loro fascino umano. Visitai anche le città limitrofe, scoprendo diverse bellezze del paese. Una sera, passeggiando, con la coda dell’occhio vidi un uomo disteso malamente su una scalinata. Pensai fosse morto o robe così, e andai a controllare se era il caso di chiamare aiuto. Il tizio era grosso e puzzava di alcol, respirava pesantemente e provai ad alzarlo. Mi ci volle un po’ ma lo misi a sedere. L’uomo, cominciò a raccontarmi in un buon italiano, aveva lavorato da giovane a Firenze dove aveva passato i migliori anni della sua vita, come un classico immigrato in cerca di fortuna. Tornava poco nel suo paese, ma abbastanza per farsi una famiglia. Purtroppo la distanza e la sua voglia di viaggiare non furono un sufficiente collante, e ora da qualche mese cercava di riallacciare con la sua unica figlia, inutilmente. Era caduto in depressione e non faceva altro che bere. Lo riaccompagnai a casa, un piccolo appartamento di periferia, bianco fuori e con delle orribili luci verdi all’interno. I muri sembravano di cartapesta, pieni di crepe dalle quali sbucavano fuori insetti di ogni forma. C’erano parecchie bottiglie a giro e DVD di film italiani, tra cui Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi. Come per Giovanni delle Bande Nere anche per il mio nuovo amico sembrava non ci fosse molta speranza, era tornato a casa per ritrovare la famiglia, ma sua moglie l’ha rinnegato e la figlia non voleva parlarci. Non bevvi quello che mi offrì, e parlammo fino a notte inoltrata, prima di salutarci per sempre.
In un altro vicolo della città in cui mi persi in quei giorni plumbei venni attratto da dei rumori curiosi, come di vecchie VHS. Girando un sudicio angolo scoprii questo posto che sembrava strappato dalla realtà circostante. Era una sorta di pub collassato su se stesso, pieno zeppo in ogni centimetro di vecchissimi mobilii, cornici, set di tazze e tazzine, lampadari di ogni genere e non tutti appesi al soffitto che ne era comunque saturo, tutto sembrava dorato e riflettente, specchi arrugginiti e deformanti, sedie di ogni dimensione e colore, tutte antiche, come anche i tavolini e il bancone. Ma la cosa più strana era la presenza di decine di vecchi televisori, tutti accesi, dove delle videocassette mandavano scene della vecchia Sarajevo. Ero stordito e ammaliato da tutto questo. Nero, così si faceva chiamare il proprietario, era piuttosto giovane, mi spiegò che era figlio della più famosa coppia di antiquari della città. Lui non aveva mai vissuto molto a Sarajevo, era infatti un viaggiatore anch’egli, pieno di aneddoti spassosissimi resi ancora più ilari dai buonissimi rum che continuava a versarmi. Purtroppo i suoi genitori vennero a mancare l’anno prima, e così si ritrovò con garage e garage pieni delle cose più strane e improponibili. Decise quindi di trasformare il vecchio negozio dei suoi genitori in un locale dei più eccentrici mai visti. Dopo qualche ora s’era fatta una certa e io avevo fame e chiesi a Nero quale fosse la miglior baracca della zona dove rifocillarsi a dovere, lui mi indicò la porta esattamente di fronte al suo locale. Gli dissi che non mi andava di mangiare a casa di qualcuno, preferivo un locale o comunque un postaccio dove poter degustare qualche specialità. Allora mi prese per mano e mi portò al portone, bussò e ci aprì un cameriere. Ok, allora è un ristorante, senza insegna ma ok. Alla vista di Nero il cameriere iniziò a tirare fuori tavolini e sedie, apparecchiando in mezzo alla stradina, dopo poco mi prende e mi fa entrare in quello che chiaramente è l’androne di un normalissimo condominio, scendiamo delle scale a chiocciola che, normalmente, porterebbero ad uno scantinato, e dove invece risiedeva una piccola ma ordinatissima e pulitissima cucina. C’era un cuoco e il suo sous-chef, stavano preparando cose inimmaginabili per il mio limitato olfatto. Mi chiese cosa mi andava di mangiare e io gli dissi che mi fidavo pienamente di qualsiasi roba potesse uscire fuori da quello sgabuzzino. Feci strabene. Mi portarono quello che, ad oggi, è il più buono, tenero, burroso e gustoso filet mignon al pepe verde che abbia mai divorato. Quella cena me la pagò Nero di soppiatto, costringendomi moralmente a tornare la sera dopo accompagnato dalle due olandesi che letteralmente impazzirono per il posto. Vorrei tanto ricordarmi di preciso dove fosse ‘sto locale, ricordo solo che era una traversina di una parallela di Mula Mustafe Bašeskije, nient’altro.
Un’altra cosa che mi colpì molto della città fu la famosa piazza Baščaršija su cui si affacciavano rispettivamente una moschea e una chiesa ortodossa. Mi sporsi alla moschea e potei seguire tutta la funzione. Le enormi scritte sui muri dipinte su dei semplici tendaggi mi ricordarono quanto la Parola per gli ebrei e gli islamici abbia un valore diverso e catartico, i cristiani infatti credono che il Verbo si sia fatto Carne, ed in questo Cristo rappresenta il tramite per il divino, non più Profeti ma direttamente la Parola che respira come noi. Nella moschea invece la Parola prendeva forme e colori diversi ma rimaneva Parola, e anche se salmodiata con ipnotica intensità si poteva avvertire tutto il suo peso morale. Oggi, studiando sopratutto testi del buddismo c’han e dello zen giapponese che ne deriva, scorgo ancora più malinconia in quelle religioni che si appigliano alla Parola con strenua fedeltà. La paura e la povertà fanno prosperare le religioni, che serpeggiano tra tappeti, sedie e simulacri, s’aggrappano alla mortalità e promettono una fine alle sofferenze. È una vita sacrificata sull’altare della morte.
Quando arrivai a Sarajevo avevo in mente un preciso itinerario, ma decisi di sostare in Serbia prima di andare in Romania, anche se mi era stato sconsigliato da Giuseppe mentre ero a Trieste. Presi un altro treno notturno assieme alle due ragazze olandesi che bevvero vodka per tutto il tragitto. Quando mi svegliai il paesaggio era cambiato drasticamente: villaggi ridotti ad una fatiscente miseria si accavallavano uno dietro l’altro mentre ci avvicinavamo a Belgrado. Ricordo che l’aria era torbida e colorata di un pesante ocra.
[FINE PRIMA PARTE, scusatemi ma sono un po’ stanco di scrivere! Mi scuso per ogni eventuale errore grammaticale e per la scarsa chiarezza della prosa ma non sono abituato a scrivere di getto. Domani, sempre che interessi, butterò giù del resto del viaggio, ma temo ci vorrà una terza parte per concluderlo.]
clicca qui per la seconda parte!
clicca qui per la terza parte!
submitted by I_shoot_John_Lennon to italy [link] [comments]

Consiglio auto affidabile

Stavo valutando di comprarmi una mia auto appena trovo lavoro in questo schifo di casino di mondo in cui siamo attualmente. Non sono particolarmente interessato al brand e all’estetica, sono piuttosto interessato ad un auto che sia affidabile, che duri, che dia pochi problemi e che quando li da i costi siano contenuti. Da quel che so, la scelta migliore sono le auto giapponesi, in particolare Honda e Toyota se vogliamo stare su prezzi abbordabili. Mio zio mi ha confermato questa dicitura, ma mi ha anche detto che è da qualche decennio che le auto giapponesi in Europa vengono assemblate in Uk e la qualità è calata. Lui ha avuto un Civic nel 2004 circa che ha dato molti problemi diceva.
Volevo sapere, è vera questa storia o no? Giapponesi si o no?
Se si, cosa ne pensate della Yaris (full benzina per ora, il mio progetto era tenerla tra i 5 e i 10 anni, usarla il più possibile e risparmiare nel frattempo per una full elettrica sperando che tra 10 anni il mondo esista ancora e che l’italia sia andata avanti con le infrastrutture e agevolazione per le auto green).
Nuova? Usata (quale modello/anno in questo caso converrebbe?)
Grazie a tutti
submitted by giamboscaro to ItalyMotori [link] [comments]

Votate Antonio la trippa

"Se votare servisse a qualcosa non lo lascierebbero fare" Mark Twain {CAMERATESCA-MENTE Nemmeno davanti alle teste che rotolano possiamo aspettarci serietà intellettuale dagli antifascisti Rivoluzionari de' noantri... Così lo capite? Dai biscotti con la Nutella alla complicità con questo Governo criminale Nemmeno davanti alle teste che rotolano possiamo aspettarci serietà intellettuale dagli antifascisti Posted: 30 Oct 2020 08:30 AM PDT La sinistra e gli antifascisti tutti sono sugli scudi per difendere l’indifendibile, per negare l’evidenza, vale a dire che il terrorista che si è divertito a tagliare teste dentro la Cattedrale di Nizza, nella giornata di ieri, è sbarcato a Lampedusa. Tra chi parla di “caso isolato” – evidentemente dimentico delle decine di attentati che hanno flagellato l’Europa negli ultimi anni – e chi continua imperterrito a difendere la politica dei porti aperti a tutti ed a qualunque costo, gli esempi della malafede e della disonestà intellettuale degli antifascisti non si contano più. Una domanda sorge spontanea: da dove diamine avreste mai pensato che provenisse l’attentatore, se non dalla frontiera colabrodo italiana? Quale altra Nazione europea permette l’ingresso nel proprio territorio di centinaia di migliaia di stranieri – totalmente diversi ed incompatibili da noi per sangue, religione, cultura, mentalità, civiltà – di fatto delegando la politica estera a scafisti ed ONG? Non a caso il Ministro degli Esteri francese, in queste ore, sta seriamente valutando, in accordo con tutto il Governo, di chiudere i varchi dall’Italia. Siamo la barzelletta d’Europa, facciamo entrare chiunque, e che siamo dei pagliacci, in Europa, lo sanno bene. Va detto: la Francia paga l’aver preteso, in nome della società multirazziale e del politicamente corretto, di accogliere orde di accattoni e di parassiti africani sul proprio territorio – per lo più con l’intenzione di cancellare il proprio passato colonialista e sfruttatore – di integrare chi integrabile non lo è affatto, e non aspetta altro che qualche vignetta di dubbio gusto di Charlie Hebdo (oggettivamente vignette squallide e di dubbio gusto, ma a nessuno di noi occidentali verrebbe mai in mente di fare irruzione nella loro redazione con un kalashnikov, per quanto l’idea possa essere allettante) per far saltare in aria qualche decina di infedeli o per staccare qualche testa a colpi di machete. Chi, tra i miei camerati, si aspetta un minimo di onestà intellettuale da questa gente, resterà puntualmente deluso. Ricordo solamente che, quando una nostra connazionale è stata picchiata, violentata e poi messa a tranci dentro due valigie, nel migliore dei casi ha dato della puttana a quella povera ragazza, nel peggiore è sceso in piazza a manifestare contro il razzismo. Non possiamo aspettarci nessuna serietà da questa gente che ha svenduto la Nostra Civiltà e ci ha messo nelle mani di parassiti mille volte inferiori a noi per costumi, civiltà, progresso; né possiamo aspettarci che sui mass media e nella classe politica si apra un dibattito che indaghi seriamente la direzione in cui sta andando l’Europa, un continente che si evolve sempre più in una enorme periferia africana ed islamica. Rivoluzionari de' noantri... Posted: 30 Oct 2020 04:30 AM PDT E' pieno di dementi che negli ultimi giorni stanno esaltando come eroi i vari manifestanti d'Italia, apparentemente in piazza contro il governo, in realtà in piazza per fare casino ed ottenere qualche briciola di sussidio. Ieri si parlava di Napoli e dintorni, dove il 70% dei votanti, solo un mese fa, ha votato quel De Luca che oggi fingono di contestare; oggi si parla di Torino, ove gli immancabili cessi sociali (spalleggiati dai loro compari clandestini), hanno devastato e saccheggiato negozi (ma non dovevano manifestare per difendere i commercianti vessati dal governo?), come loro costume... Vediamo poi ai vari TG manifestanti pacifici, con regolare museruola (alcuni addirittura con il modello extra lusso, con valvole incorporate, per sopravvivere anche ad Ebola!), piagnucolare contro il governo per le misure restrittive... Ma fate pace con voi stessi; se credete nel fanta virus e state accucciati come cani con la museruola, che cazzo protestate a fare? Lo fanno per il vostro bene. E se non credete al fanta virus, che cazzo mettete a fare la museruola? Perchè vi cagate sotto all'idea di prendere la multa? Tanto lo sappiamo, se riuscirete ad ottenere qualche centinaio di euro di obolo governativo, tornerete sui balconi a cantare "Bella Ciao" ed a gridare "Andrà tutto bene"... E magari a denunciare gli "irresponsabili" che continueranno a protestare per difendere la loro libertà, o per avere anche loro qualche elemosina... Quanti di voi "contestatori" si sono sempre proclamati antifascisti, dicendo e scrivendo cazzate su quel terribile regime che diede agli italiani case, lavoro, Leggi sociali all'avanguardia, opere pubbliche ed un sistema previdenziale che oggi è stato trasformato in uno schema di Ponzi per rapinarvi? Chi vi ha dato il sabato "Fascista", portando la settimana lavorativa a 40 ore, è diventato illiberale, vi conculcava le libertà... Allora godetevi questa democrazia antifascista per la quale avete tante volte manifestato... Hanno sostanzialmente abolito la proprietà privata, come in URSS, dato che non siete più liberi di aprire i vostri negozi, vi hanno ridotti a cagnolini con la museruola e vi impediscono di usare i mezzi pubblici, di entrare nei negozi e persino di passeggiare se non la usate... Vi impediscono di svagarvi e divertirvi, ma qualche cretino fa i paragoni con il coprifuoco che vigeva in tempi di guerra... Godetevi il vostro antifascismo senza fare tanto baccano in piazza, tanto non cambierete mai nulla, se non in peggio... E continuate a votare per i tristi epigoni del comunismo (compresi quelli come il comunista padano), tanto il pericolo è il "Fascismo", no? Ma almeno non rompete il cazzo blaterando di libertà e diritti, cose che non sono mai state di vostra competenza. Verificate dalla tabella allegata quanto siete coglioni da sempre e quanto avete desiderato il comunismo, che oggi vi governa! -- Dott. Carlo Gariglio - Segr. Naz. MFL-PSN www.fascismoeliberta.info www.lavvocatodeldiavolo.biz Così lo capite? Posted: 30 Oct 2020 02:00 AM PDT Dai biscotti con la Nutella alla complicità con questo Governo criminale Posted: 30 Oct 2020 12:00 AM PDT Dai biscotti con la Nutella alla complicità con questo Governo criminale: la farsa dell’opposizione, in Italia, è tutta qui. Con buona pace di chi pensa che la destra, in Italia, sia alternativa al “sistema” senza capire che essa stessa fa parte del sistema, e ne costituisce uno degli ingranaggi fondamentali per dare l’illusione al popolino di poter scegliere. You are subscribed to email updates from CAMERATESCA-MENTE. To stop receiving these emails, you may unsubscribe now. Email delivery powered by Google Google, 1600 Amphitheatre Parkway, Mountain View, CA 94043, United States} Copia in Incolla
submitted by SamueleDelPapa to u/SamueleDelPapa [link] [comments]

miglior casino europa video

DISASTRO NUCLEARE!!² - GTA 5 MOD ITA 🇮🇹 - YouTube El Casino de Madrid por dentro - YouTube Guadagnare con la Roulette: è davvero possibile? - YouTube CONFRONTO i 6 migliori Smartwatch e Wearable - YouTube I 5 migliori orologi Casio da acquistare - YouTube le 7 TRUFFE più ASSURDE nei CASINO' - YouTube 10 PERSONE PIÙ PROTETTE DEL MONDO - YouTube Viaggio in Spagna Madrid Trucchetto Per Vincere o ... Casino Ambassador Praha - Zahajovací turnaj - PokersGate ... - YouTube

L'Europa vanta un enorme numero di casinò, che hanno reso gli amanti delle sale da gioco molto felici. Alcuni dei migliori casinò europei si trovano in Francia, Regno Unito, Germania, Austria e Casinò Non AAMS. I casinò online non AAMS stanno rivoluzionando il mondo del gioco sul web. Grazie a licenze rilasciate non da autorità italiane, come l’Autorità Dogane e Monopoli, bensì straniere, questi casinò garantiscono sicurezza e affidabilità e nel contempo nuove possibilità di gioco.Offrono inoltre migliaia di opzioni differenti, bonus di benvenuto accattivanti, la revoca Benvenuti nella nostra sezione dove viene pubblicata e costantemente aggiornata la lista dei migliori bookmaker AAMS e casinò online europei e stranieri per giocatori residenti in Italia. Dalle promozioni ai bonus, per chi ama giochi come la roulette online e le slot machine ma anche le scommesse sportive, è infatti importante conoscere quelli che sono i migliori operatori del settore non I casino in Europa sono i veri casino storici, quelli in cui hanno giocato principi, maraja, zar e dogi. Quando in America ancora i pellerossa seguivano i bisonti, in Europa la roulette già faceva impazzire tutto il continente. Normale quindi che tra i migliori casino europei ci siano anche quelli più antichi e gloriosi. In conclusione si può affermare che Europa Casino è il miglior sito per giocare online ai giochi classici di casinò che da anni emzionano i giocatori di tutto il mondo. Il montepremi ed i jackpot dei giochi di EuropaCasino sono molto più alti rispetto agli altri casinò online e quindi lo rendono decisamente vantaggioso rispetto alla concorrenza. Miglior Casino In Europa kinds of games you can typically expect from a casino includes slots, poker, blackjack, roulette, scratch cards, bingo, keno, Miglior Casino In Europa craps and baccarat, to name but a few. Keep in mind that even these examples can themselves be split into many variations. The Sebbene siano casino europei, quindi, queste piattaforme, se vogliono offrire un servizio di scommessa legale in territorio italiano, devono sottostare al regolamento dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, esattamente come accade per tutti i casino online soldi veri distribuiti nel nostro paese. Casino Online - La guida definitiva. Se vuoi Informarti su i casino online, il sito che stai guardando è adatto a te.Ti forniamo una guida completa ed esclusiva a tutti i migliori casinò digitali di internet, fornendoti recensioni aggiornate su ogni sito italiano legale dedicato al gioco d'azzardo in linea. Migliori siti streaming calcio gratis (Serie A, Serie B, Champions League ed Europa League): ecco la classifica! Ci sono davvero molti siti che promettono di farvi vedere le partite in streaming gratis ma davvero pochi lo fanno per davvero.Diffidate da siti che richiedono un’iscrizione e soprattutto non fornite mai i dati della vostra carta di credito! Casinoeslot Scopri i bonus dei milgiori casinò online ️ Promozioni e Welcome Bonus esclusivi - miglior sito comparativo 2021

miglior casino europa top

[index] [1412] [5828] [6088] [2404] [1898] [1914] [6188] [78] [44] [4016]

DISASTRO NUCLEARE!!² - GTA 5 MOD ITA 🇮🇹 - YouTube

MOD GTA V! DISASTRO NUCLEARE, una guerra sta cambiando il mondo, per sempre. Noi, ricchi imprenditori, abbiamo costruito un enorme bunker sotterraneo nuclear... Guadagnare con la roulette: vediamo se è possibile oppure no. Link ai casinò unbiased: https://rebrand.ly/guadagnare-rouletteCiao a tutti, io sono Federico, ... Pensi che abbiano davvero bisogno di tutta quella protezione? Dimmelo nei commenti :) A presto I 5 migliori orologi Casio da acquistare per fascia di prezzo secondo "Consigli per gli acquisti":CASIO COLLECTION A168WEMhttps: ... Enjoy the videos and music you love, upload original content, and share it all with friends, family, and the world on YouTube. Il confronto tra Samdung Gear S3, APPLE Watch, ANDROID Wear, PEBBLE 2, Huawei FIT e FITBIT Charge 2.N.B. Video girato 2 ore PRIMA della notizia dell'acquisiz... V úterý 27. října se v Praze konal freeroll k příležitosti otevření poker roomu v tradičním kasinu v Praze, kasinu Ambassador. Turnaje se zúčastnilo celkem 4... vincere al casino?? si puo!!! Grazie a tutti del supporto,lascia il tuo like e la tuo opinione sul video nei commenti. Vi invito a seguirmi anche su instagram: jeff_torres.m https://www.i... El documentalista del Casino, Miguel Ángel Ramírez, nos enseña uno de los edificios más bellos de Madrid, que con sus más de 100 años de antigüedad mantiene ...

miglior casino europa

Copyright © 2024 m.realtopmoneygame.xyz